RAZIONALE
Il carcinoma prostatico rappresenta una delle neoplasie più diffuse nella popolazione maschile, con un’incidenza in costante aumento a livello globale e un significativo impatto sulla salute pubblica. Grazie ai progressi nella diagnosi precoce e nelle strategie terapeutiche, la sopravvivenza dei pazienti è migliorata negli ultimi decenni. Tuttavia, la gestione della malattia avanzata continua a rappresentare una sfida clinica complessa, che richiede un approccio integrato e personalizzato.
La terapia di deprivazione androgenica (ADT) e i farmaci antiandrogeni selettivi del recettore androgenico (ARSI) costituiscono i pilastri del trattamento nelle fasi avanzate del carcinoma prostatico. Sebbene altamente efficaci nel contrastare la progressione tumorale, queste terapie sono spesso associate a una serie di eventi avversi di natura complessa e multifattoriale, che possono compromettere significativamente la qualità di vita dei pazienti e influenzare l’aderenza al trattamento. Tra le principali tossicità si annoverano disturbi metabolici, cardiovascolari, osteoporosi, disfunzioni cognitive e sessuali, oltre a effetti psicologici che incidono sul benessere globale del paziente.
Parallelamente, l’introduzione di nuovi agenti terapeutici, come gli inibitori di PARP (Poly ADP-Ribose Polymerase), ha aperto scenari innovativi nel trattamento del carcinoma prostatico avanzato, in particolare nei pazienti con alterazioni genetiche nei geni di riparazione del DNA, come BRCA1 e BRCA2. Questi farmaci hanno dimostrato un ruolo fondamentale nel migliorare gli outcome clinici, ma il loro utilizzo è associato a tossicità specifiche, tra cui disturbi ematologici, gastrointestinali e astenia, che necessitano di una gestione attenta e personalizzata.
In questo contesto, un approccio proattivo e multidisciplinare è essenziale per l’identificazione precoce e la gestione ottimale degli eventi avversi, al fine di migliorare non solo l’aderenza terapeutica, ma anche la qualità di vita e i risultati clinici a lungo termine. L'integrazione tra oncologi, urologi, cardiologi, endocrinologi, nutrizionisti e altre figure professionali diventa quindi cruciale per garantire un’assistenza completa e centrata sul paziente.
Questo progetto formativo si propone di fornire ai professionisti sanitari competenze aggiornate e integrate, basate sulle più recenti evidenze scientifiche, per ottimizzare la gestione degli effetti collaterali legati ai trattamenti del carcinoma prostatico avanzato. Attraverso un approccio pratico e multidisciplinare, l’obiettivo è quello di favorire un’assistenza personalizzata e migliorare gli esiti clinici, garantendo al paziente il massimo beneficio terapeutico con il minimo impatto sulla qualità della vita.
Responsabile scientifico: Prof. Di Lorenzo Giuseppe
Obiettivi formativi e Area formativa: 1 - Applicazione nella pratica quotidiana dei principi e delle procedure dell'evidence based practice (EBM - EBN - EBP)
Destinatari dell'attività formativa:
Medico Chirurgo: Oncologia; Radioterapia; Urologia; Medicina Nucleare;
Evento ECM accreditato con ID: 360 - 443559
Durata dell'attività formativa: 34 ore
Crediti ECM: 50
Con la sponsorizzazione non condizionante di: