RAZIONALE

Il sistema sanitario è un sistema complesso in cui interagiscono molteplici fattori eterogenei e dinamici, tra questi vi è la pluralità delle prestazioni sanitarie, delle competenze specialistiche, dei ruoli professionali nonché l’eterogeneità dei processi e dei risultati da conseguire. In tale contesto e tenuto conto della normativa vigente in tema di prevenzione dell’evento avverso sanitario, è necessario che tutti gli elementi del sistema siano integrati e coordinati per rispondere ai bisogni assistenziali del paziente, assicurargli la migliore cura possibile ed evitare il verificarsi di errori quali “insufficienze del sistema che condizionano il fallimento delle azioni programmate” che generano eventi avversi. In questo sistema è necessario far circolare la conoscenza come unico strumento in grado di gestire il verificarsi di errori, se intendiamo la conoscenza esplicita come una procedura standardizzata questa garantirà: l’accessibilità al sistema, intesa come possibilità con cui soggetti esterni riescono ad entrare ed utilizzare tutta la conoscenza prodotta da altri; opportunità ovvero la creazione di un “luogo” dove viene prodotta questa conoscenza e infine cumulatività ovvero la capacità di creare nuove conoscenze partendo dalle vecchie. L’evento avverso nasce da più fattori e può avvenire in differenti situazioni cliniche e organizzative, particolarmente nei percorsi assistenziali correnti. In questa ottica si rende necessario che sia le politiche sia le pratiche sanitarie siano governate cioè programmate, stabilendo in anticipo gli obiettivi da raggiungere; attuate/organizzata, individuando chi e con quali responsabilità; guidate, fornendo tutte le direttive da seguire; monitorate/controllata, valutando i risultati raggiunti; riproposte o rimodulate a livello operativo, secondo le logiche di base e gli strumenti delle Clinical Governance, infine in ultima analisi occorre creare uno standard “comunicativo” affinché l’informazione circoli nel sistema, poiché solo individuando/creando un flusso di informazione è possibile pianificare, coordinare le attività, documentare le operazioni misurare le performance. Utilizzato per la prima volta dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), nel 1983, il termine Clinical Governance, ossia governo clinico, è definito come “un sistema in base al quale le organizzazioni del Servizio Sanitario Nazionale sono responsabili di migliorare continuamente la qualità dei propri servizi e garantire elevati standard di assistenza, grazie alla creazione di un ambiente nel quale l’eccellenza dell’assistenza clinica può prosperare” (Secretary of State for Health, 1997). In ospedale, attuare una politica di governo clinico è un obiettivo strategico, finalizzato a creare maggiore coerenza e trasparenza, a migliorare la qualità dei servizi, a garantire alle istituzioni coinvolte un supporto importante per definire priorità e operare scelte di allocazione delle risorse. L'analisi, la revisione condivisa, il dibattito sugli eventi avversi, può condizionare l'identificazione di pratiche "a rischio" e il passaggio alle buone pratiche.


Responsabile scientifico: Valentina Cesiano

Obiettivi formativi e Area formativa: Principi, procedure e strumenti per il governo clinico delle attività sanitarie (5)

Destinatari dell'attività formativa: Tutte le professioni sanitarie

Evento ECM accreditato con ID: 360-237783

Durata: disponibile dal 01 settembre 2018 al 31 agosto 2019

Crediti ECM: 25

Ore di formazione previste: 25

Costo del corso: 50€

L'attribuzione dei crediti è vincolata al superamento del test ECM (almeno 75% delle risposte corrette); sono permessi 5 tentativi. Il test è a risposta multipla, con singola risposta esatta tra quattro disponibili. Il test è a doppia randomizzazione.

La società Eubea s.r.l. è accreditata con accreditamento standard dalla Commissione Nazionale ECM (ID 360) a fornire programmi di formazione continua per tutte le professioni. La stessa si assume la responsabilità per i contenuti, la qualità e la correttezza etica di questa attività ECM.